Vino e Made In Italy: perché il mondo ci invidia?

 Il Made in Italy racconta di un meraviglioso territorio formato da montagne, pianure, colline, laghi, fiumi e coste che si estendono per gran parte dello Stivale, sinonimo di un'enogastronomia di qualità e di garanzia a livello globale.

 

Vino e Made in Italy: perché il mondo ci invidia? Cresce sempre di più la richiesta di prodotti nostrani oltre i confini, frutti di una terra estremamente florida e dal clima mite che ogni giorno regala vini e cibi unici al mondo.

 

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Qualità e cultura inimitabili

Da sempre il Made in Italy significa garanzia di qualità assoluta, un simbolo di enogastronomia, abbigliamento e artigianato esportato in tutto il mondo. In particolare, il settore dei vini ha avuto un notevole aumento della domanda mondiale: il vino, infatti, così come anche il cibo, si colloca al terzo posto nella classifica dei beni di esportazione, un comparto in grado di dar vita a un mercato da ben 6,4 miliardi di dollari ogni anno. Ma non si tratta solo di una questione di qualità, ma anche di una storia e di una cultura antica unica al mondo, che ancora oggi ha la capacità di vendere all'estero con una crescita del 575% in 30 anni. Un successo frutto della diversità, della tradizione e della vocazione delle numerose etichette che narrano di territori e passione per il vino italiano. Rossi, bianchi, rosè, la tipologia di vini presenti sul mercato è talmente vasta che sbagliare è praticamente impossibile. E poi c'è il fattore legato al web e agli e-commerce, che negli ultimi anni ha implicato una conoscenza più facile e immediata. Ora, grazie ai nuovi canali di vendita, anche le enoteche locali possono farsi conoscere e vendere i propri prodotti ovunque. Ma è mutata anche la dinamica del consumo, dato che prima era impensabile acquistare un prodotto di questo genere in rete, senza toccarlo, degustarlo o sentirne l’odore. Abitudini che sono profondamente cambiate e che permettono un nuovo business incentrato anche, e soprattutto sulle eccellenze del Made in Italy, una chiave per mandare avanti la nostra economia sì, ma anche per identificare un prodotto italiano che si trasforma in un vero e proprio brand che rappresenta qualità, estetica e piacere. Ed è proprio questa una delle motivazioni fondamentali che ogni anno spinge milioni di turisti stranieri a godere della nostra enogastronomia.

 

I vini italiani all'estero

Il successo del vino italiano nel mondo è da ricercare innanzitutto nelle sue antiche origini e nelle sue tradizioni millenarie. I Greci furono tra i primi a considerare il vino uno dei più importanti prodotti della Penisola, cominciando a sviluppare la viticoltura e la vinificazione, contribuendo anche alla sua diffusione in tutta Europa. Pensate che, al giorno d'oggi, in Italia si contano più di 300 specie di uve da vino diverse che danno vita a prodotti unici, controllati e tracciati in ogni fase del processo di produzione, grazie alla grande esperienza dei nostri viticoltori. Non c'è da stupirsi, infatti, che l’Italia, insieme alla Francia, è uno dei principali esportatori di vini al mondo, richiesti non solo in tutta Europa, ma anche oltreoceano e nel continente asiatico, specialmente in Cina e in Giappone. Tra i Paesi che più amano i vini italiani ci sono anche gli Stati Uniti, dove il mercato dell’export vale infatti più di 760 milioni di euro all’anno. In cima alle preferenze dei vini rossi troviamo il Lambrusco emiliano, alcune produzioni piemontesi come il Barolo, il Barbaresco e il Nebbiolo d’Alba, ma anche i vini toscani con il Chianti classico e il Brunello di Montalcino. E poi c'è il Veneto con il Valpolicella e l’Amarone della Valpolicella. Per quanto riguarda i vini bianchi, troviamo il Verdicchio, amato per la sua freschezza e versatilità che, insieme al Greco di Tufo, rappresenta uno dei più venduti oltreconfine. Grande stima all’estero anche per il Pinot bianco, il Cinque Terre Ligure e il Franciacorta, prodotto con uve Chardonnay. Tra i vini più pregiati e amati all'estero c'è anche il vino Rosè, soprattutto il Bardolino Chiaretto e il Cilento Rosato.

 

Territorio, gusto e tradizione della Toscana

Sul territorio toscano esistono migliaia e migliaia di vitigni autoctoni circondati da paesaggi, panorami e contesti storici artistici unici al mondo. E poi c'è il fattore clima: la Toscana gode di tanto sole e temperature miti favorevoli alla viticoltura, ma anche di un sottosuolo ricco di calcare, rame e arenarie, che crea condizioni ottimali per donare al vino un piacevole gusto contraddistinto sia da acidità che da sapidità. Ma l'enologia toscana, apprezzata in tutto il mondo, viene elogiata grazie anche all'esperienza dei suoi produttori, che da una storia e una tradizione secolare, riescono a comunicare passione e rispetto per la propria terra e la propria cultura. E questi elementi denotano il grande successo del vino italiano all'estero, una passione che porta a godere appieno del suo gusto, anche con piccoli gesti quotidiani di relax e spensieratezza. E poi c'è da considerare il mondo dello star business: molti personaggi celebri, infatti, sono completamente ammaliati dall'enogastronomia italiana. Basti pensare ad alcuni vignaioli vip come Bob Dylan e Gerard Depardieu, che da una semplice passione per il vino italiano, hanno poi avviato piccole attività vinicole proprio nel nostro Paese. Un'altra testimonianza dell'amore straniero verso i nostri prodotti è rappresentata anche dalle bollicine italiane utilizzare per la serata di premiazione degli Emmy Awards a Los Angeles, o i brindisi Made in Italy degli atleti alle Olimpiadi. E poi ci sono gli chef stellati, veri e propri ambasciatori dello stile italiano in cucina, ai quali si deve il merito di aver in parte rilanciato il marchio Italia tra i brand globali, tra i primi a intravedere il potenziale da esportazione dell’eccellenza italiana, fatta prima di tutto di cultura, e poi di sapori.

La nascita e il consolidamento di Arlaro e Forre563

L'azienda vinicola Arlaro nasce negli anni ‘70 tra i meravigliosi paesaggi rurali della Toscana, grazie al talento e alla grande conoscenza del territorio e del vino. La sfida è stata quella di lanciarsi nella produzione del vino Rosè con lo Spumante Rose Brut Uvavita, in un territorio conosciuto in tutto il mondo per la produzione del vino rosso. La scelta è avvenuta per due motivi: principalmente perché si tratta di una zona favorevole alla produzione di spumante in modo del tutto naturale e con metodi biologici certificati, e poi per riuscire ad avvicinare le donne al mondo del vino. Questo meraviglioso pezzo di Toscana, infatti, deve la sua particolarità morfologica alle caratteristiche pareti verticali di origine argillosa, veri e propri canyon originati dal prosciugamento di un lago pliocenico che, milioni di anni fa, ricopriva l'intera area. Un piccolo pezzo di paradiso dove trascorrere una vacanza rigenerante all'insegna del gusto e del relax, in una splendida villa del '700, ubicata a circa 25 km da Firenze, in località Reggello, in una rigogliosa vallata circondata da tanto verde, uliveti e alberi da frutto, proprio nel Parco nazionale delle "Balze.

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